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A seguito di questi fatti nascono i problemi per la dirigenza Proviciale N.B. tutti i documenti riportati sono ufficiali, sono stati inviati alla sede centrale e sono stati inseriti, riprendendo le comunicazioni e-mail o copiando l'originali, badando a nascondere i nomi per questioni di privacy I soci che ne volessero acquisire una copia ufficiale devono fere richiesta ufficiale comunicando le motivazioni e le generalità |
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e-mail per chiarimenti chiesti al Comando Nazionale |
Egr. Sig. Com. Generale
Le invio la presente per chiederle ufficialmente quale grado è
stato assegnato alla Guardia Cxxxxxxx dopo l'incarico avuto dal Comando
Generale, questo perchè, e Le chiedo che resti tra di noi, si stanno
verificando alcune situazioni un pò strane alle quali sto cercando di
porre rimedio, in modo pacato e senza arrivare a decisioni forti
nell'interesse della nostra Associazione, e nelle cui vicende non
mi è ancora chiaro chi è realmente coinvolto. In seguito a queste
informazioni, non ufficiali, ho dovuto, purtroppo, diramare la
Circolare ormai nota, mi spiego meglio, sono stato informato, ripeto non
ufficialmente, che alcune Guardie oltre a portare distintivi non
appartenenti alla nostra associazione utilizzavano sulla propria auto la
paletta ed il lampeggiante e pare che gli stessi usassero gradi non
ufficializzati e qualcuno addirittura l'arma senza esserne autorizzato.
Visto che di persona non ho mai assistito a tale situazione sono stato
costretto a diramare quella Circolare in forma generica a tutte le
Guardie. Le invio solo oggi queste informazioni, nella speranza che
possano per il momento restare riservate, perché attualmente non riesco
a capire chi stia assumendo decisioni, all'interno del Comando
Provinciale, senza informarmi di cose e fatti. Probabilmente aver sin da
subito messo in chiaro che nella nostra associazione e specialmente nel
Gruppo delle Guardie esistono delle norme alle quali tutti debbono
rispetto, a qualcuno è andato stretto è sta facendo in modo di
screditarmi e di mettere in giro cose che non ho mai fatto o detto.
Probabilmente ora riuscirà a capire il mio risentimento nelle riservate
precedenti anche perché nel momento in cui riuscirò ad appianare
tutto, abbia fiducia in me, Le invierò una riservata nella quale le
spiegherò per filo e per segno tutto quanto sta accadendo con i nomi ed
i fatti e le soluzioni che avrò adottato. Un'ultima cosa Le chiedo come
grande cortesia, da questo momento in poi ogni qualsiasi problema
dovesse verificarsi nel mio Comando o qualsiasi cosa Le venisse
riferito, gradirei che venissi messo al corrente per poter in tempo
reale prendere assieme a Lei le dovute decisioni. Certo che quanto su
esposto possa essere stato un ulteriore momento di chiarificazione Le
invio distinti saluti.
Ten. Giuseppe Maddalena
Risposta Caro Comandante Maddalena, non ho attribuito
nessun grado al Signor Cxxxxxxx ( in quanto non previsto ), ma
"solamente" la nomina di Responsabile Rapporti Istituzionali
alle dirette dipendenze dell'Ispettore Dirigente Magg. Mazzuca Alberino
( dallo stesso proposto ). Le allego comunque il file. Se ci sono
violazioni al nostro statuto ed al nostro Regolamento, soprattutto di
persone che io stesso ho nominato, gradirei esserne messo
dettagliatamente a conoscenza, affinchè si possano prendere i dovuti
provvedimenti, anche se è possibile intervenire in modo anche soft,
purchè il tutto venga ridemensionato. Mi pare che il Cxxxxxxx abbia
avuto il porto di pistola per difesa personale ( motivi diversi
dall'attività di Guardia ). Mi tenga informato, grazie. |
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LETTERA PERVENUTA AL COMANDO PROVINCIALE A SEGUITO DI UN SERVIZIO A TORTORA DA PARTE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO |
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RICHIESTA RELAZIONI AI PRESENTI DI QUELLA GIORNATA |
Oggetto:richiesta relazione
dettagliata e circostanziata circa la vicenda del servizio svolto a
Tortora. In
seguito alla richiesta ufficiale dell’Isp. Dir. Magg. Alberino Mazzuca
tesa ad appurare compiutamente lo svolgersi degli eventi relativi al
servizio svolto in
collaborazione con il C.F.S. di Tortora (CS) il 29/04/2005, Le richiedo
ufficialmente di inoltrarmi urgentemente, entro e non oltre tre giorni
dalla data della presente, quanto in oggetto non solo in relazione alle
attività svolte in mia presenza ma anche a quelle svolte durante la mia
assenza e quella del responsabile del servizio, da me incaricato,
Mar.Magg. Cesare Calvano. Preciso
inoltre che mi è già pervenuta una riservata da parte del su citato
Mar.Magg. Calvano inerente ai fatti citati, riservandomi di chiedere, ove
necessario, ulteriori chiarimenti alle persone presenti al servizio. Distinti
saluti. Il
Comandante Provinciale Ten.
Giuseppe Maddalena (visto firmato) |
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RELAZIONI e-mail di richiesta inviate dal Com. Maddalena |
con la presente Le invio, in allegato, ufficialmente
la richiesta urgente di una relazione dettagliata e circostanziata dei
fatti avvenuti giorno 29/04/2005 durante e dopo il servizio, richiesto
dal C.F.S. in loro ausili, svolto a Tortora. Certo e sicuro che con questa
mia iniziativa si possa fare chiarezza, una volta per tutte, su quali
atteggiamenti si devono assumere, durante i servizi, in rapporto con le
altre Guardie, con i cittadini e con le Forze di Polizia dello Stato e
confidando su una Sua dettagliata relazione, mi riservo di chiedere
ulteriori chiarimenti e di inviare a chi di dovere le opportune
considerazioni. Distinti saluti.
Il Comandante Provinciale
Ten. Giuseppe Maddalena
Preg.Mo Comandante
Provinciale, come da Sua richiesta, Le invio in allegato la relazione
inerente il servizio del giorno 29/04/2005.
Distinti saluti.
Ag. Axxxxxx Mxxxx XXXXXX
Tortora,
lì 25.05.2005 Prot.
n° D’UFFICIO
Pos. RISERVATA Al
Comando Provinciale del
Servizio di Pol. EcoZoofila -
COSENZA - e,
per conoscenza All’Ispettorato
Nazionale
del
Servizio di Pol. EcoZoofila
-
COSENZA - Oggetto:
relazione di servizio. Per dovere d’Ufficio si porta a conoscenza, di Codesto Superiore Comando Provinciale, che in data 29/04 c.a., verso le ore 16: 00 circa, lo scrivente, coadiuvato dalle Guardie EcoZoofile in forza presso il Superiore Comando Provinciale, rispettivamente nelle persone del Ten. Giuseppe Maddalena, S. Ten. Mxxxxx Cxxxxx, Mar. Magg. Cesare Calvano e l’Ag. Mxxxxx Sxxxxxxx, procedevano in ausilio al personale del Corpo Forestale dello Stato – Comando Stazione di Tortora, ad attivare i controlli stradali mirati all’accertamento delle violazioni di cui al D.lg. 22/97 “Ronchi” preventivamente organizzato ed autorizzato dal Sig. Comandante Provinciale. Detto
servizio aveva inizio lungo la “SS La pattuglia verso le ore 18: 20 circa, arrivava al luogo prescelto dall’Isp. Xxxxxx, dove continuava il servizio preventivato. Nel frattempo il S. Ten. Cxxxxx, riceveva sul proprio telefonino una telefonata dal Cap. Cxxxxxxx, il quale gli riferiva che fra 20 minuti circa, ci avrebbero raggiunto per poi unirsi alla pattuglia ed continuare lo svolgimento del servizio sopramenzionato. Nell’immediatezza della telefonata, sopraggiungeva sul luogo del servizio il Mar. Fxxxxxxxx Mxxxxxx, il quale impossibilitato dal lavoro, non aveva potuto raggiungerci prima. Dopo circa 20 minuti, vediamo arrivare sul posto una Passat di colore grigio metallizzato, con a bordo il Cap. Cxxxxxxx ed il Luog. Cxxxxxx, dopo i saluti di rito, il Ten. Maddalena riferiva in forma riservata al Cap. Cxxxxxxx che alla fine del servizio doveva parlare con Lui e con il Luog. Cxxxxxx. Con mio stupore e meraviglia, costatavo il porto in forma esposta sulla divisa della pistola da parte del Luog. Cxxxxxx il quale, indossava anche, una divisa non conforme a quelle in utilizzo dall’A.N.P.A.N.A. nella Regione Calabria. L’Isp. Xxxxxx comunicava ufficialmente la chiusura del servizio al Ten. Maddalena, il quale provvedeva immediatamente a stilare la regolare relazione di servizio. Il servizio in premessa specificato era concluso alle ore 19: 20 circa. In
considerazione che il Ten. Maddalena aveva lasciato la propria
autovettura presso una Stazione di Servizio d’erogazione carburante
sulla “SS Pertanto, rimanevano sul luogo del servizio il Cap. Cxxxxxxx, S. Ten. Cxxxxx, Mar. Mxxxxxx, lo scrivente e l’Ag. Sxxxxxxx, così si decideva di andare a fare un giro nel comune di Tortora e in quello limitrofo di Praia a Mare. Si procedeva al giro utilizzando l’autovettura del Cap. Cxxxxxxx con a bordo, oltre che lo stesso, il S. Ten. Cxxxxx, Luog. Cxxxxxx e lo scrivente e quella del Mar. Mxxxxxx con a bordo l’Ag. Sxxxxxxx. Il Cap. Cxxxxxxx, prima di partire istallava sul tetto dell’autovettura il lampeggiante magnetico a luce blu che durante la corsa era azionato dallo stesso. Le pattuglie
si fermavano sul Corso Aldo Moro in agro del comune di Tortora,
decidendo che il Mar. Mxxxxxx e l’Ag. Sxxxxxxx si spostavano presso
Il giro proseguiva avendo in funzione sempre il lampeggiante, fino a che, il S. Ten. Cxxxxx invitava il Cap. Cxxxxxxx a disattivare e togliere il lampeggiante dall’autovettura, pertanto il Cap. Cxxxxxxx ordinò al Luog. Cxxxxxxx di fermarsi onde poter togliere il lampeggiante che successivamente veniva depositato nel bagagliaio dell’autovettura. Dopo una breve passeggiata nel comune di Praia a Mare, il S. Ten. Cxxxxxx riceveva una telefonata dal Ten. Maddalena il quale ci riferiva di raggiungerlo immediatamente nei pressi della farmacia in agro di Tortora, prontamente ci portavamo all’autovettura ed immediatamente raggiungevamo i nostri colleghi. Durante il tragitto, il Cap. Cxxxxxxx e il Luog. Cxxxxxx, riferivano al S. Ten. Cxxxxx ed allo scrivente che non erano intenzionati a fermarsi con noi poiché mareggiati dall’atteggiamento avuto nei loro confronti dal Ten. Maddalena, pertanto arrivati al luogo dell’incontro il Cap. Cxxxxxxx ed il Luog. Cxxxxxx non si fermarono con noi ma, ci salutarono e ci riferivano che proseguivano per fare rientro a casa. Null’altro da relazionare. La presente relazione composta di n°2 (due) pagine, è trasmessa a chi di competenza mediante e-mail, conservando l’originale presso il Distaccamento Operativo di Tortora. LO SCRIVENTE Ag.
Axxxxxx Mxxxx Gxxxxx
-firmato
sull’originale-
con la presente Le invio, in allegato, ufficialmente
la richiesta urgente di una relazione dettagliata e circostanziata dei
fatti avvenuti giorno 29/04/2005 durante e dopo il servizio, richiesto
dal C.F.S. in loro ausili, svolto a Tortora. Certo e sicuro che con questa
mia iniziativa si possa fare chiarezza, una volta per tutte, su quali
atteggiamenti si devono assumere, durante i servizi, in rapporto con le
altre Guardie, con i cittadini e con le Forze di Polizia dello Stato e
confidando su una Sua dettagliata relazione, mi riservo di chiedere
ulteriori chiarimenti e di inviare a chi di dovere le opportune
considerazioni. Distinti saluti.
Il Comandante Provinciale
Ten. Giuseppe Maddalena
RISERVATA Praia a Mare Li 25/05/2005
All’att.ne del Com.te Provinciale
Ten.
Maddalena Giuseppe
Paola (Cs). Oggetto: Relazione sul servizio del 29/04/2005. Il giorno 29/04/2005 alle ore16:30, iniziò il servizio per il controllo dei trasporti delle acque reflue. Non avendo potuto presenziare dall’inizio a tale servizio per motivi di lavoro, raggiunsi le Guardie alle ore 19:30 circa, le quali erano ferme in una piazzola della SS.18 in loc.Castrocucco. Al mio arrivo osservai il fuoristrada del C.F.S. della Stazione di Tortora trasportato in loco dal Com. del C.F.S. di Tortora Isp. Xxxxx Yyyyyy, il quale svolgeva il servizio insieme alle seguenti Guardie dell’A.N.P.A.N.A: Il Com.te Prov.le Ten. Maddalena Giuseppe, il S.Ten. Cxxxxx, il Mar.Magg. Calvano Cesare, l’Ag. Gxxxxx Axxxxx Mxxxx, l’Ag. Sxxxxxx Mxxxxx, inoltre erano presenti il Dott. Cxxxxxxx Pxxxxxx fregiato con i gradi di Capitano (3 stelle) ed il sig. Cxxxxxx Rxxxxxx fregiato con i gradi di Luogotenente (dell’Arma dei Carabinieri), il quale esibiva al proprio cinturone della divisa in porto manifesto una una pistola all’interno di una fondina. Circa 10 (dieci) minuti dopo il mio arrivo, il Com.te Maddalena ed L’Isp. Xxxxxx decisero di terminare il servizio, facendo firmare sull’ordine di servizio tutte le Guardie presenti ad esclusione del Dott.Cxxxxxxx e del Sig.Cxxxxxx. L’Isp.Xxxxxx insieme al Com.te Maddalena ed al Mar.llo M.re Calvano fecero ritorno a bordo del fuoristrada del C.F.S in direzione di Scalea per recuperare la vettura del Com.te Maddalena , rimasta lì all’inizio del servizio, il sottoscritto a bordo del proprio veicolo e con l’ag.Sxxxxxxx facemmo ritorno nel centro di Tortora Marina, mentre il Dott. Cxxxxxxx, il S.Ten. Cxxxxx, il Sig.Cxxxxxx e l’Ag. Gxxxxx A.M. rientrarono a bordo di una VW Passat, collocando prima di avviarsi un lampeggiatore acceso di colore blù sulla capote della vettura. Ci fermammo al Bar “Gino’s” a prendere qualcosa, ad esclusione dei tre a bordo del fuoristrada del C.F.S. in quanto non erano ancora rientrati da Scalea. All’uscita del Bar, il Dott.Cxxxxxxx, il S.Ten Cxxxxx il sig. Cxxxxxx e l’Ag.Gxxxxx A.M. decisero di recarsi a Praia a Mare per un giro, il sottoscritto disse loro di non andare in quanto non avevamo in quel Comune il riconoscimento di Guardia per il servizio di Polizia Ecozoofila, ma non curandosi di tale suggerimento decisero di recarsi comunque, pertanto partirono a bordo della VW Passat con lampeggiatore blù acceso al seguito. Io e l’Ag. Sxxxxxxxx rimanemmo a Tortora, e pochi minuti dopo la partenza della VW, ricevemmo la telefonata del Com.te Maddalena, il quale a bordo della sua auto ci chiedeva di recarci al Comune di Tortora per incontrarci. Al nostro arrivo il Com.te Maddalena domandò dove fossero andate le altre Guardie e noi riferimmo le cose per come erano andate. Rientrarono poco dopo il S.Ten. Cxxxxx e l’Ag.Gxxxxx A.M., riferendo al Com.te Maddalena di essere stati accompagnati fino alla sua vettura dal Dott.Cxxxxxxx e dal Sig.Cxxxxxx, e che questi ultimi, decisero di andarsene senza salutare gli altri in quanto erano rimasti delusi dall’atteggiamento rivolto nei loro confronti e pertanto di presentare sicuramente le dimissioni dall’associazione. Questo, Ill.mo Com.te, è quanto ricordo a distanza di 26 giorni trascorsi, con la speranza di averle fornito una sufficiente informazione sul servizio del 29/04/05 e scusandomi per il ritardo, le porgo distinti saluti. Mar.llo Fxxxxxxxx Mxxxxxx (visto firmato)
Egr. Vice Com. Provinciale con la
presente Le invio, in allegato, ufficialmente la richiesta urgente
di una relazione dettagliata e circostanziata dei fatti avvenuti giorno
29/04/2005 durante e dopo il servizio, richiesto dal C.F.S. in loro
ausilio, svolto a Tortora. Certo e sicuro che con questa mia
iniziativa si possa fare chiarezza, una volta per tutte, su quali
atteggiamenti si devono assumere, durante i servizi, in rapporto con le
altre Guardie, con i cittadini e con le Forze di Polizia dello Stato e
confidando su una Sua dettagliata relazione, mi riservo di chiedere
ulteriori chiarimenti e di inviare a chi di dovere le opportune
considerazioni. Distinti saluti.
Il Comandante Provinciale
Ten. Giuseppe Maddalena
Come da sua richiesta, Le invio relazione di cui all'oggetto RELAZIONE
SULL’OPERAZIONE SVOLTASI A TORTORA IN DATA 29 APRILE 2005 Gent.Mo Comandante Provinciale Maddalena, non comprendo sinceramente le motivazioni in base alle quali mi assegna un termine (addirittura di tre giorni!) per riferirLe dell’operazione svoltasi a Tortora il 29 aprile scorso: Le vorrei ricordare, che l’A.N.P.A.N.A., è un’associazione di volontariato, ed il sottoscritto non vive di volontariato, ma della sua professione che deve necessariamente costituire la sua attività principale, non so se mi spiego. Ma non v’è problema: eccomi qui, come sempre, pronto a risponderLe, in un completo spirito di appartenenza all’Associazione ed a chi la rappresenta. Capisco dove la S.V. vuole andare “a parare”, come suol dirsi, richiedendo una relazione “sui fatti di Tortora”, per cui vado subito al punto: al termine di tale operazione svoltasi con il CFS, si aggiungevano, arrivando da Cosenza, altre due Guardie, Cxxxxx Rxxxxxx e Pxxxxxx Cxxxxxxx, i quali, non essendo dalla S.V. neanche aggiunti nell’ordine di servizio, rimanevano comunque a rinforzare la squadra di Guardie già presenti sul posto. Il fatto che Lei non abbia inserito le due Guardie, Cxxxxxxx e Cxxxxxx, nell’ordine di servizio, mi consenta, appare già un’anomalia per il semplice fatto che, se voleva contestare qualcosa ai succitati, doveva necessariamente fare apparire gli stessi come presenti in quella data, eppure non l’ha fatto, consentendo ugualmente la loro operatività e rendendo dunque il loro operato pienamente legittimo, soprattutto perché avvenuto in sua presenza (almeno in parte). Ma oltre tali considerazioni, del tutto personali, sono a spiegarLe il perché, in particolare Cxxxxxxx, usò il lampeggiante sulla propria autovettura, nella quale erano presenti il sottoscritto, la Guardia Axxxxxx Gxxxxx e Cxxxxxxx Rxxxxxx. Sull’uso del lampeggiante si è fatto un gran discutere e, devo dire la verità, probabilmente nessuno di noi, fino ad allora, aveva le idee molto chiare sull’argomento: se è vero come è vero che in altre occasioni durante le quali il Cxxxxxxx fece uso del lampeggiante era presente anche il Maggiore Mazzuca, il quale, non mi pare ebbe nulla a contestare e se proprio in una di queste occasioni, in particolare una riunione straordinaria indetta dal sottoscritto, l’autovettura di Cxxxxxxx era munita di lampeggiante che tutti videro chiaramente appoggiato al di sopra del lato guida dell’auto di Cxxxxxxx, senza contestargli direttamente alcunchè, bene, tutto ciò penso dia la misura di quanta chiarezza ci fosse sull’argomento “uso del lampeggiante”. E se la memoria non mi inganna, anche sul nostro sito, nella pagina del Forum, v’è stata una lunga ed accesa discussione sul punto: una chiara dimostrazione, dunque, di ciò che vado ad affermare. In seguito, il nostro Comandante Nazionale, Gen. Lxxxxx, ha chiarito in maniera esemplare, ed una volta per tutte, che il lampeggiante sull’auto privata non poteva essere utilizzato e Le inviò, se non sbaglio non solo alla S.V., una circolare ben precisa che andava a porre precisi paletti sull’argomento, tant’è che Lei, a Sua volta, emanò ed inviò una circolare a tutte le Guardie. Il problema è che quella circolare, diffusa dalla S.V., lasciava spazio a dubbie interpretazioni, poiché, invece di vietare nella maniera più assoluta l’utilizzo del lampeggiante su auto private, Lei subordinava tale utilizzo all’autorizzazione del Comando Provinciale. Ora, a mio parere, se il Comandante Nazionale aveva vietato in maniera assoluta l’uso del lampeggiante su auto privata senza fare menzione di un’autorizzazione del Comando Provinciale, la S.V., al contrario, subordinandone l’utilizzo a tale autorizzazione, non fece altro che ingenerare maggior confusione di quella che fino ad allora v’era stata, poiché la Sua circolare suonava così:”Il lampeggiante lo potete usare solo su mia autorizzazione o in mia presenza”. Già, perché in tale maniera erano andate le cose fino ad allora. La Sue direttive operative, furono trasmesse dal Maggiore Mazzuca al Comandante Lxxxxx, il quale, se ricorda bene, La invitò a rettificare immediatamente il contenuto delle stesse, poiché lasciavano spazio ad interpretazioni fuorvianti: ed il fatto di cui è relazione, ne costituisce esempio lampante. Nonostante l’ulteriore confusione ingenerata dalla Sua circolare, il sottoscritto, nel dubbio, invitò quel giorno dell’operazione, il Dott. Cxxxxxxx, a non far uso del lampeggiante e, la stessa Guardia, non se lo fece ripetere due volte, staccandolo immediatamente dall’autovettura. In effetti, i miei dubbi, sorsero proprio dalla Sua circolare, che sembrava, al contrario di quello che aveva affermato il Comando Nazionale, autorizzare l’uso dello stesso o su autorizzazione scritta , o, comunque, qualora Lei avesse presenziato a qualche operazione. Qualora con le Sue direttive operative, non avesse inteso affermare ciò che, al contrario si poteva interpretare, mi dispiace per il fraintendimento, ma, per quanto mi riguarda, avendo pur nel dubbio chiesto alla Guardia Cxxxxxxx di non far uso del lampeggiante ed avendo la stessa Guardia ottemperato alla mia direttiva, non credo possano sussistere specifiche responsabilità al riguardo, da parte di nessuno. Per quanto riguarda il resto di quell’operazione, mi pare che tutto si svolse all’insegna della massima tranquillità ed efficienza operativa, come risulta anche dall’ordine di servizio dalla S.V. compilato. Se vogliamo fare un’ultima annotazione, il Cxxxxxxx si presentò con i gradi di Capitano: ma anche su quest’ultimo fatto, avvenuto peraltro in Sua presenza, credo ci sia stata grossa confusione, se non, come ho sempre affermato, mancanza di comunicazione diretta tra le parti che andasse a chiarire, ed una volte per tutte, ruoli e gradi (se chi ha il potere di impedire determinati comportamenti, non lo fa subito, autorizza chi dovrebbe astenersi dagli stessi, a pensare che tutto sia lecito). Spero di essere stato esauriente e di aver soddisfatto la Sua richiesta: in ogni caso, resto pienamente disponibile ad ogni altro ulteriore chiarimento. Cosenza,
lì 17/05/2005
S.Ten. (all’epoca dei fatti) Mxxxxx Cxxxxx
Attualmente Magg. Mxxxxx
Cxxxxx
Ufficio Affari Legali e
Rapporti Istituzionali
Comando Nazionale e
Presidenza Nazionale
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RICHIESTA PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE INVIATA AL COMANDO GENERALE |
Al
Comando Nazionale delle Guardie
Polizia EcoZoofila dell’A.N.P.A.N.A. - S E D E - Prot.25/05 Com (CS) del 17/07/2005 Oggetto:
relazione sul servizio svolto a Tortora giorno 29/04/2005 con contestuale
richiesta di provvedimenti. Così
come concordato verbalmente durante la cena al Congresso Nazionale Le
invio la relazione dei fatti accaduti in quel di Tortora nonché le
risultanze di quanto dichiarato dai presenti all’accaduto. L’Ispettore
Mxxxx Gxxxxx del C.F.S. di Tortora (CS), ha chiesto ufficialmente a
codesto Comando Provinciale di collaborare con loro in alcuni servizi di
prevenzione, controllo e repressione di eventuali illeciti connessi al
prelievo, trasporto e conferimento di liquami fognari nel territorio di
competenza del C.F.S. su menzionato. Il
servizio svolto è stato effettuato dalle seguenti Guardie che hanno
rilasciato tutte una loro versione dei fatti: S.Ten. Mxxxxx Cxxxxx; Mar.Magg. Cesare Calvano;
Ag. Mxxxxx Sxxxxxxx; Ag. Axxxxxx Gxxxxx. Qualche
minuto prima che terminasse il servizio, ho visto sopraggiungere sul
posto, Cxxxxxx Rxxxxxx e Cxxxxxxx
Pxxxxxx a bordo dell’auto privata dello stesso Cxxxxxxx. Ho notato sin
da subito che sia Cxxxxxxx che Cxxxxxx entrambi in divisa, indossavano il
primo i gradi di Capitano che non sono, per quanto da Lei comunicatomi, i
gradi a lui assegnati; a suo dire, inoltre, lo stesso riferiva di avere
con sé la sua arma corta, in porto occulto. Il secondo, invece, indossava
gradi di Luogo Ten. presumibilmente simili a quelli dell’Arma dei
Carabinieri, da notare che lo stesso non è stato mai ufficialmente
nominato Com.te di Distaccamento Operativo perché, pur essendogli stato
richiesto di compilare una scheda personale, al fine di inviare al Comando
Generale la sua nomina per la ratifica, lo stesso non ha mai provveduto ad
inoltrarmela; inoltre il Cxxxxxx portava al suo fianco nella fondina, in
porto manifesto, la sua pistola, per il porto della quale, in servizio,
non è mai stato autorizzato. Nel salutarli ho notato che sotto l’aletta
parasole lato guida, era presente un distintivo C.D.S. (paletta). In
quel momento fui chiamato in disparte dal Mar. Calvano, responsabile del
servizio, il quale mi sottolineava, che sia il Cxxxxxxx che il Cxxxxxx non
avevano ottemperato alle disposizioni da me impartite, pregandomi, alla
fine del servizio, di parlare con le due guardie; ricordo, infatti, di
avergli risposto di soprassedere in quel momento e che il tutto sarebbe
stato discusso nella sede più opportuna. Alla
fine del servizio, onde evitare spiacevoli ripercussioni nei confronti
dell’Isp. Gxxxxx, considerando il ritardo dei due e che gli stessi non
erano stati autorizzati dal sottoscritto a svolgere il servizio, chiusi il
foglio di servizio non inserendo nello stesso né loro due, né il Mar. Fxxxxxxxx
Mxxxxx, anch’egli sopraggiunto alla fine del servizio, ricordo di aver
in quel momento riferito al Cxxxxxxx che dopo il servizio avrei dovuto
chiarire alcune cose con lui e Cxxxxxx. Alla
fine del servizio ho dato chiare disposizioni al Vice Comandante Cxxxxx
sul seguito del servizio, ricordando di avergli ordinato di attendere, nel
Comune di Tortora, me ed il Mar. Calvano con il quale, nel frattempo, ci
dovevamo recare, accompagnati dall’Isp. Gxxxxx, a riprendere la mia
autovettura lasciata nel Comune di Scalea. Mentre
rientravamo nel Comune di Tortora mi è arrivata una telefonata di un
amico, proprietario di un negozio nel Comune di Praia a Mare che, nel
riferirmi di aver visto alcune nostre Guardie girare a bordo di in una
macchina con il lampeggiante blu acceso, mi rimproverava bonariamente di
non essere passato a salutarlo. Questa situazione mi lasciò davvero
perplesso perché non potevo immaginare che dopo aver tanto discusso
sull’uso della paletta e del lampeggiante, in particolar modo con il mio
Vice Comandante che tra le altre cose era anche il responsabile per gli
affari legali dell’Ispettorato Dirigente, lo stesso potesse consentire
che si continuasse con tali atteggiamenti, atteggiamenti che, sono venuto
a sapere successivamente dallo stesso Cxxxxx, i due non erano nuovi ad
assumere. Mentre
si faceva ritorno, a bordo della mia vettura con la quale ci eravamo
recati in servizio, ricordo che il Mar. Calvano chiese al S.Ten. Cxxxxx,
alla presenza dell’Ag. Sxxxxxx, spiegazioni circa la sopra citata
vicenda del lampeggiante, e che lo stesso rispondeva confermando
l’accaduto e ammettendo contestualmente di avere sbagliato nel non
essersi sentito in animo di ordinare sia al Cxxxxxxx che al Cxxxxxx di non
utilizzare il lampeggiante visto lo stretto rapporto di amicizia con i
due, affermando inoltre che già in passato si erano verificate situazioni
simili. Nei
giorni successivi, visto anche l’atteggiamento assunto dai due che, in
quel giorno in questione, senza salutare erano andati via, il Mar. Calvano
mi scriveva una riservata nella quale venivano spiegati in maniera
dettagliata i fatti e con la quale chiedeva che fossero presi i
provvedimenti necessari affinché tali atteggiamenti non si ripetessero più
(vedere allegati). Contemporaneamente
in quel periodo sopraggiungono alla sede Provinciale le dimissioni di Cxxxxxxx
e di Cxxxxxx, le quali sono state oggetto di esame del Consiglio Direttivo
Sezionale (vedere allegati). Nello
stesso tempo vista la riservata del Mar. Calvano e visto tutta la
confusione che si è fatta su questa vicenda, ho chiesto ufficialmente a
tutti i presenti, ai fatti di Tortora, di inoltrarmi una relazione
dettagliata su quanto accaduto (vedere allegati). Dalle
risultanze di queste relazioni, e considerati gli atteggiamenti che da
quel momento in poi ha assunto il S.Ten. Cxxxxx, mi sono visto costretto
ad inviare al Comando Nazionale la revoca della nomina a Vice Comandante
Provinciale del S.Ten. Cxxxxx, il quale oltre ad aver adottato un
atteggiamento poco consono al ruolo che rivestiva, ha permesso che durante
un servizio in territorio non di nostra competenza, che poi servizio non
era in quanto non autorizzato dal Comando Provinciale, alcune Guardie
violassero il nostro regolamento e le direttive impartite ma, cosa più
grave, che violassero le leggi a cui ogni Guardia ha “Giurato” il
rispetto, inoltre, come da lui dichiarato, ha preso parte più volte a
pseudo servizi, mai autorizzati, nei quali si assumevano decisioni e
atteggiamenti del tipo descritti sino ad ora. Inoltre
vorrei precisare che già da diverso tempo mi veniva riferito che il Cxxxxx
a mia insaputa assumeva iniziative, relative al Comando Provinciale, senza
preventivamente concordarle con il sottoscritto e che in occasione di un
servizio richiestoci ufficialmente dal Comune di San Fili, essendo io
fuori Regione, prima di partire delegai ufficialmente il mio Vice ad
organizzarlo e a programmarlo, cosa questa che non è avvenuta e per la
quale ho dovuto chiedere ufficialmente scusa al Sindaco. In
data 15/05/2005 mi vedo recapitare una comunicazione con verbale allegato,
da parte della Presidenza Provinciale, relativa alla riunione del
Direttivo Sezionale sopra citato nella quale erano evidenziati i
nominativi delle persone che, a seguito di delibera di Direttivo, non sono
più soci e che, per i quali, devo provvedere
alla comunicazione agli Enti preposti della loro perdita di qualità
di Guardia (vedere allegati). Le
risultanze delle relazioni richieste ed a me inoltrate, eccetto quella del
Cxxxxx sulla quale mi riservo, eventualmente, di richiedere necessari
approfondimenti, con separato provvedimento, mi hanno indotto ad assumere
le seguenti decisioni: 1)
per
i fatti di Tortora, verificati e confermati dai presenti al servizio,
avendo accertato che sono stati violati: il nostro Regolamento, le norme
che disciplinano l’uso del lampeggiante e del distintivo CDS (paletta) e
le disposizioni impartite nonché avendo assunto atteggiamenti che sono
contrari alle norme comportamentali della Guardia e che hanno creato
disservizi e discredito al prestigio del Corpo e dell’Associazione, si
propone, per le Guardie Cxxxxx,
Cxxxxxx e Cxxxxxxx, il provvedimento disciplinare speciale previsto
dall’art. 9 comma 2 del nostro Regolamento o dall’art. 25 comma G. del
nostro Statuto e, per gli effetti di quest’ultimo, si trasmetterà copia
di tutti i documenti al Consiglio Direttivo per il tramite del Consiglio
Direttivo Sezionale. 2)
avendo
accertato che, a seguito di delibera di Direttivo Sezionale del 13/05/2003
ricevuta da codesto Comando il 15/05/2005 e portata a mano al Comandante
regionale, le Guardie Cxxxxx, Cxxxxxxx
e Cxxxxxxx sono decadute dalla qualifica di socio per le
motivazioni di cui agli allegati alla presente; si propone di far decadere
la sopra menzionata proposta di provvedimento disciplinare perché essendo
venuta meno la qualifica di socio è chiaramente evidente che decade
automaticamente la delibera di Guardia. 3)
- vista la
gravità di quanto accaduto, nonostante i miei ripetuti tentativi di
risolvere in maniera “soft”
la questione; -
considerato
che quanto da me più volte dichiarato, nel mio ruolo di Comandante
Provinciale, nel corso delle innumerevoli conversazioni anche telefoniche
intercorse tra il Comandante Regionale, il Comandante Generale ed il
Presidente Nazionale, pare non sia stato tenuto nella considerazione
dovuta ad un Ufficiale che ricopre un ruolo di fiducia; -
considerato
che, allo stato attuale, pur essendo stato io sempre rispettoso dello
statuto, del regolamento, delle figure istituzionali oltre che delle
persone che dirigono la nostra associazione, non mi sento, e spero di
sbagliarmi, tutelato sia nel ruolo che ricopro, sia come persona e socio,
poiché le persone in questione pur non essendo ufficialmente più soci,
continuano ad operare per conto della nostra associazione (vedasi il forum
del sito nazionale); -
evidenziando
ulteriormente che esiste un deliberato di un Consiglio Direttivo
Sezionale, democraticamente eletto così come previsto dal nostro Statuto,
nel quale sono riportati sia le motivazioni che i nominativi delle persone
che non fanno più parte della nostra associazione e che tra i nominativi
figurano il Cxxxxx, il Cxxxxxxx ed il Cxxxxxxx; CHIEDO
che, anche per il rispetto che dobbiamo sia ai soci che alle nostre
famiglie, ai Sig.ri: Cxxxxx Mxxxxx, Cxxxxxxx Rxxxxxx e Cxxxxxxx Pxxxxxx
per tutto quanto sopra esposto non si dia più la possibilità di aderire
alla nostra associazione e che venga applicato quanto previsto al comma 1
(uno) della presente nel caso in cui si decida di disattendere le
legittime aspettative di una Sede Provinciale, chiedendo contestualmente
di essere informato sugli eventuali sviluppi della vicenda. Nel
rimanere a disposizione per ulteriori delucidazioni in merito, mi riservo,
al fine di tutelare la mia persona, le Guardie di codesto Comando, i soci
della Sede Provinciale di Cosenza, il Direttivo Sezionale, l’immagine
della nostra associazione e tutti coloro che credono nei nostri fini
statutari, di inoltrare tutta la documentazione sull’intera vicenda,
agli organi preposti al controllo delle associazioni di volontariato così
come previsto dalle leggi che ci disciplinano. ALLEGATI: ·
riservata del Mar.Magg. Cesare Calvano; ·
lettera di dimissioni di Cxxxxxxx e Cxxxxxxx; ·
lettera del Presidente Provinciale Mazzuca con Verbale del Consiglio
Direttivo Sezionale; ·
relazioni dei presenti ai fatti di Tortora; ·
verbale di riunione delle Guardie; ·
comunicazioni intercorse, via e-mail, tra il Comandante Generale ed il
Comandante Provinciale di Cosenza.
Il
Comandante Provinciale Ten.
Giuseppe Maddalena
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invio alla Presidenza Nazionale di tutta la documentazione inerente i fatti da parte di Mazzuca |
Al
Presidente Nazionale dell’A.N.P.A.N.A. - S E D E - Oggetto: Trasmissione documenti inerenti i fatti di Tortora (CS) e le determinazioni assunte da parte di codesta Sezione Provinciale Egr. Sig. Presidente con la presente Le invio
copia del verbale di assemblea del Consiglio Direttivo Provinciale, con
alcune determinazioni assunte, e copia del fascicolo trasmesso a codesta
Presidenza dal Com. Prov. Ten. Giuseppe Maddalena, con relativa lettera di
trasmissione. Si prega di voler convocare un C.D.N. e di voler discutere
su quanto viene esposto nei documenti inviati e di assumere i
provvedimenti richiesti e di comunicare a codesta Sezione Provinciale le
successive determinazioni. Certo che quanto richiesto venga accolto e
rimanendo ossequioso degli organi statutari che Ella rappresenta si coglie
l’occasione per porgere distinti saluti.
Cosenza 19/08/2005 Il Presidente
Provinciale Rag. Alberino MAZZUCA
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lettera di sollecito provvedimento disciplinare |
Al
Presidente Nazionale dell’A.N.P.A.N.A. -
S E D E - Al
Comandante Generale del
Corpo delle Guardie dell’A.N.P.A.N.A. -
S E D E - Prot.
27/05 Com. (CS) Oggetto:
Sollecito provvedimento per vicenda Tortora. Egregi Signori, questa mia viene inviata nel rispetto delle norme statutarie e regolamentari ossequiosa e rispettosa dei ruoli che ognuno di noi ricopre all'interno di questa Associazione. Tale rispetto mi induce a dover chiedermi cosa stia succedendo e chi si sta attivando affinché la volontà di numerosi soci e guardie della Sezione Provinciale, a cui appartengo, venga messa in discussione da alcuni individui che tutto possono fare nella vita tranne che far parte di una Grande Associazione, quale credo sia l'A.N.P.A.N.A., il mio riferimento non è casuale. Credo, che nella vicenda oramai nota dei fatti di Tortora, di aver operato nel pieno rispetto dei ruoli ed in particolar modo a vantaggio dell'immagine della nostra Associazione e quindi di tutti gli associati, mi riferisco agli atteggiamenti da me assunti nel aver evitato, sino ad ora, che il tutto uscisse fuori dal controllo degli organi statutari e che una situazione di questo tipo potesse giungere in aule di tribunali. Ho cercato, facendomi anche delle forzature, di non denunciare i fatti, esposti nei documenti ufficiali inviati sia al Com Generale sia alla Presidenza Nazionale, alle autorità Giudiziarie questo perché ero e resto convinto che quanto consigliatomi allora sia dal Com. Gen. che dal Presidente, cioè di affrontare la situazione in maniera "soft", era ed è necessario per evitare che, giungendo nelle aule di tribunale, la vicenda avrebbe creato un danno reale all'immagine della nostra, e ripeto nostra, Associazione. Mi duole però rilevare che a tutt'oggi nulla mi è dato sapere di quanto richiesto nella mia relazione, sopra accennata, inviata agli organi competenti anzi vengo a sapere che le persone interessate dai provvedimenti richiesti, pur non risultando più soci della nostra Sezione Provinciale non solo pare gli siano state riconosciute le iscrizioni in altra Sezione (vedi Sezione di Catanzaro) ma cosa ancor più grave gli viene concesso di prestare servizio come Guardia, tutto questo in barba alle norme statutarie ed in violazione ai principi democratici che dovrebbero appartenere a tutte le Associazioni di Volontariato. Egregi Signori chiedo ufficialmente di intervenire affinché il tutto possa ancora rimanere all'interno della nostra Organizzazione anche perché i fatti esposti hanno tutti i crismi di violazioni alle leggi e alle norme dello Stato alle quali io e tutte le Guardie presenti in quella situazione abbiamo giurato il rispetto e non possiamo quindi permettere che chi le ha violate non solo resta impunito ma che addirittura venga poi premiato rimanendo all'interno della nostra Associazione. Sicuro di un riscontro concreto della presente e riservandomi ulteriori decisioni in merito, invio cordiali saluti Paola lì 08/09/2005 Il
Comandante Provinciale Ten.
Giuseppe Maddalena
(visto
firmato)
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SITUAZIONE ATTUALE |
ANCORA OGGI DI TUTTO QUESTO NON SI SA NULLA E LE PERSONE COINVOLTE E PER LE QUALI SI E' CHIESTO IL PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE, PUR ESSENDO STATE DICHIARATE NON APPARTENENTI ALL'ANPANA DI COSENZA DAL CDS LOCALE, CONTINUANO A RIVESTIRE RUOLI SECONDO IL NOSTRO PARERE ABUSIVAMENTE AVENDOGLIELO CONSENTITO VIOLANDO LE NOSTRE NORME STATUTARI. |
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